Primavera Feconda Coram Rege (1)
- Arcadio Pisano
- 5 mag
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Aggiornamento: 5 giorni fa
E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere», e aggiunse: «Ogni cosa è compiuta. Io sono l'alfa e l'omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell'acqua della vita. Ap.21:5-6 (cfr. Is.9:1-6; Sl.2;22-24;45;92-115; Mt.4-5;13;28; Gv.3-6; Ef.1-3; Col.1-2; Eb.1).

Nella sua bontà infinita, Dio mi ha donato pazienza e nitore nel testimoniare della sua gloriosa grazia e della sua regalità, presso una cara famiglia, in cui era presente una studentessa molto indispettita dalla sovranità di Lui, da cui lei dipende in ogni cosa.
Il suo definirsi "atea" l'ha presentata in fondo come ribelle e piagata da un insanabile malessere e un'insostenibile autonomia che continua a raggirarla. La rivolta naturale contra Dominum è rovina del pensiero e dell'azione, in mundo Dei. La sua intelligenza ricevuta e deprezzata non le ha consentito di spiegare il fondamento dei valori oggettivi, l'etica, il senso e lo scopo dell'esistenza, se non ripetendo goffamente la menzogna scientista del "siamo solo materia e non ha senso trovare un fondamento oggettivo per tutto...". Il cuore incurvato e asservito al peccato naturale, necessita sempre della rivelazione di Dio, non può altrimenti argomentare e conoscere alcunché: deve ricorrere alle categorie della rivelazione trinitaria come ha fatto lei, ma distorcendole in un caos argomentativo incoerente, tra materialismo e scetticismo. Negava già la rivelazione di Cristo nel cuore, provando ad appropriarsene a tratti, per poi volteggiare in acrobazie irragionevoli sulla logica e sulle connessioni tra causa ed effetto, in una visione prigioniera in fondo di un pensiero pagano. Le piace idolatricamente illudersi che Gesù sia solo un uomo, perché "non si può sperimentare scientificamente che Dio è, perché non si vede...". Dopo un po' ecco però che Gesù "diventa" un mito che non è esistito... Incalzata sulla definizione del bene e del male e sui valori assoluti, si è più volte autoconfutata dichiarando che i valori in fondo sono quelli che noi scegliamo, soggettivamente: quindi se tutti scelgono di squartare vivi i bambini è un loro "valore" e una loro convinzione plausibili, che non devono rispondere a una morale oggettiva... La tragedia reale per simili giovani, intrisi (e intristiti) di nichilismo e d'irrazionalismo pseudoscientifico e imbarbariti dai perversi strascichi della rivoluzione anticreazionale sessantottina e dell'odio autodistruttivo verso ordine, verità e venustà supreme del piano di Dio, è causata dalla naturale opposizione del cuore umano al suo Creatore. Si tratta di una rivolta devastante per il singolo e per la collettività, maleficamente rilanciata dall'ottenebrante illuminismo e pasciuta nella farmacopea sinistra di ideologie e impulsi falsamente autoredentivi che hanno mietuto milioni di morti e a tutt'oggi incancreniscono relazioni, famiglie e corpi sociali: socialismo, comunismo, nazionalsocialismo, progressismo secolarista, globalismo transumanista e transessualista, statalismo tecnocratico, abortismo, femminismo e biechi derivati.
Un tale Leviathan è stato accolto e nutrito, allevato e promosso, potenziato ed elevato a programma didattico prioritario nelle scuole, nelle università e nei luoghi di formazione delle giovani generazioni occidentali. Accanto alla favola funesta del disperato Darwin che ha soggiogato milioni di religiosi invertiti (si ha sempre un sensus divinitatis), la contraffazione umanistica di pseudoredenzioni ideologiche ha sovente strillato il suo vano delirio, tra dittature mortifere e vacuità di mistiche trappole. In fondo il pendolo pagano si autosconfessa del continuo, tra culto della tronfia ragione e irrazionalismi insoddisfatti. L'ingannevole autodeterminazione di un relativismo gnosticheggiante (tra scientismo materialistico, statolatria anticreazionale e nichilismo egolatrico) oggi affiora vieppiù, ma sono noti la sua disfatta e il suo sproloquio, da sgominare e tacitare con la potenza della luce di Cristo (Ef.6), insegnando e rievocando al mondo la sapienza ultimativa del Vangelo della verità suprema del Figlio regnante (Ap.11:15).
Negli autobus italiani è ormai usuale imbattersi in giovanissimi (già da dodici o tredici anni in su) che bestemmiano perentoriamente e che pronunciano sconcezze desolanti, addirittura confessando pubblicamente esperienze sessuali degradanti. Il nostro paese non ha sentito e visto, da troppo tempo, uomini decisi e impavidi in battaglia (Gs.1:1-14; Rom.12-13; 2 Cor.10:4-5; Salmi 45;92-115;144), a denunciare la viltà di governanti mendaci e l'abiezione di prassi fraudolente e omicide, poiché generate dall'idolo dello statalismo progressista e dal paganesimo materialistico.
Cristo regna in ogni fibra e sfera del sociale, dell'articolazione delle relazioni, della pianificazione della vita che è in Lui solo fondata, generata e giustificata (Gv.1). Non arretriamo mentre lo comprendiamo in verità, per annunciarlo in ogni istante della sua storia che regge e colma di senso ogni nostra personale quotidianità, nell'ordinario come nel prodigioso, sempre coram Rege (Col.1:13-20).
(Continua)
Scritto da Arcadio Pisano
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