Primavera Feconda Coram Rege (2)
- Arcadio Pisano
- 30 mag
- Tempo di lettura: 4 min
Vergognarsi o agire in dispregio della fondativa Legge di Dio ci rende responsabili dinanzi al
Signore della storia e dell'alleanza. La società connessa e le comunità diffuse necessitano in
modo vitale della luce del Vangelo regale di Cristo (Gv.3; Col.1-2). Tra svigorite fluttuazioni e
pietistiche ritirate, anche la chiesa è esposta al rischio dell'inconsistenza acritica,
inseguendo gli idoli del compromesso, della convenienza e della comodità narcisistici.
Il degrado di una blasfema e venefica cultura è la riprova della disciplina di Dio su una
nazione intossicata dall'incantesimo umanistico. Una nazione che ricusa l'avviso posato e
fedele dei profeti si deturpa e si ostina a bramare la miseria dell'idolo, fino al giudizio
riordinante e restaurativo di Dio che sancisce e rivendica il suo risolutivo imperio in tutta la
storia e su ogni giurisdizione, organismo, pensiero e istituto del reale (Sl.19;33; Col.1-2).
Tuttavia, la voce dei profeti inviati è apparsa spesso fioca e labile. Siamo stati talvolta pavidi
e omissivi nel nostro dovere dell'annuncio della regalità onnipervasiva di Cristo (Sl.110;
Mt.5:13-19). La communĭtas è stata vieppiù esposta alla sua degenerata volatilità idolatrica,
mentre si taceva su soprusi e frodi, con inadeguata esilità profetica o quanto meno con
indiligente scoordinamento, senza scorgere l'urgenza della battaglia.

Il male e la frode sono spesso sostenuti da un magistrato fedifrago e invelenito, senza un
reale argine pedagogico che chiami fermamente a responsabilità limpide chi attua delitti e
soprusi, in opposizione alla Legge perfetta di Dio (Sl.119:89-91,142,172; Is.1:10-17;10:1-2; 1
Tim.1:8-11).
La grazia di Cristo, per il suo Vangelo glorioso, onora la sua Parola fondativa, autoritativa e
normativa su tutto, non può svilirla ed edulcorarla, poiché la redenzione è nella verità e per
la verità irrefragabile del Vangelo del Regno (Salmi 1-2; Gv.3-6;17; Rom.1-3; Eb.1). La
Legge di Dio è Re, l'Autorità superna ha parlato in verità: Cristo è Legislatore, Creatore,
Redentore e Restauratore. Il risorto Figlio regna già e continua a render nuova ogni cosa,
avendo istituito incontrastabilmente il suo regno che signoreggia ogni sfera creata, la storia, i
governi, le famiglie, l'economia, le arti, il diritto, la scienza, la vita civile, gli individui e le loro
vicende relazionali e culturali (cultuali).
Sta a noi proclamare la giustizia, la grazia e la signoria del Salvatore in ogni sfera dello
scibile e della realtà, per la riconciliazione salvifica e il bene vero dell'uomo (Ef.5-6;
Col.1:15-20; 2 Cor.5), anche contro frodi, laidezze e vessazioni, evitando cedevolezze,
corrività ed esitazione, nel quadro vasto della supremazia del Re di gloria (Gen.49:10;
Sl.24;45;110; Mt.16:18;28:18-19).
Nei marosi recenti, tra turbinii, nefandezze e narcosi, occorreva udire una più ferma e tersa
voce profetica[1]: tra i flutti malsani dell'operazione covid, di aborto, transgenderismo,
femminismo, attacchi all'ordine creazionale, alla famiglia e alla priorità di un biblico
patriarcato, statalismo e tirannia tecnocratica, ruberie e delitti impuniti, istruzione e scolarità
pubbliche infettate dall'agenda progressista e disumanizzante del globalismo necrolatrico.
Tra le fandonie politico-istituzionali e culturali quali: "...se non ti vaccini, ti ammali e muori, contagi e uccidi gli altri...". Nel mezzo di avventate e dannose banalizzazioni quali: "...vaccinarsi è amare il prossimo... ...dobbiamo ubbidire all’autorità... ...vaccinarsi è un atto di amore...", irriflessivamente
propagate tra 2020 e 2021 dalle alte cariche vaticane e dal principale organismo di
coordinamento evangelico italiano, con sintonico inchino a una deriva tirannica, a tutt'oggi
senza alcuna resipiscenza pubblica. Tra effetti invalidanti e letali, quali malori e decessi
improvvisi (mai seriamente indagati da una stampa asservita al pensiero egemonico del
terrore globalizzato), accresciutisi in modo esponenziale ovunque, per un siero iniquo,testato e prodotto con cellule di creature umane assassinate con aborto pianificato. Tutto ciò
in una nazione vituperata e inebetita da una propaganda mediatica deragliata e tossica,
forse la peggiore informazione degli ultimi decenni del paese.
Su tali raggiri e abnormità, empiamente coltivati, la luce della reprimenda di Dio si è
irradiata: la disciplina maestosa del Re perdura e tuttavia non ci priva di feconde opportunità
da cogliere profeticamente e valorizzare con saggezza biblica.
L'autorità sovrana trinitaria fonda ogni progetto, responsabilità e valore per ogni traiettoria
epistemica e operativa, cui Dio concede di esistere: tutto ciò che ci è dato di conoscere e
intraprendere o si riproduce per il bene in verità o si rivolterà in rovinosa sterilità verso il suo
Signore, sempre sussistendo per la rivelazione di Cristo (Col.1).
Si tratta dunque di Chi Dio è e di cosa ha rivelato in vincolante ed eterna verità (Salmo 119),
quale fondamento del reale e della vita: scopo, direzione, motivazione, cioè vera adorazione
in vita redenta.
La verità che è Cristo e la sua Parola trinitaria, genera un'identità redenta che adori il Re
(Ap.1:4-6), incarnando il Mandato con parresiaca diligenza, come vari padri medievali, i tanti
riformatori, i puritani e pensatori oracolari come Comenius, J.Althusius, B.B.Warfield,
A.Kuyper, G.Vos, C.Van Til, R.J.Rushdoony, G.Bahnsen etc., hanno prodigiosamente
mostrato, con germinale vigoria didattica e premonitrice. Ecco il Soli Deo Gloria di
Mt.28:18-20, ovunque esteso e sempre efficace, in tutta la realtà, ordinata e strutturata in
modo pattizio, per il suo Re.
Ravvediamoci dunque e aneliamo al bene, alla verità, alla bellezza e alla giustizia dell'unico
Dominus (Ef.4-5), da incarnare, annunciare e visualizzare ovunque, per la gloria suprema di
Cristo, a cui obbediscono e obbediranno sempre più i popoli (Is.1-2;42; Ap.11-12).
(Continua)
Scritto da Arcadio Pisano
Nota
La voce profetica, nella tradizione riformata, è la proclamazione fedele della Parola di Dio, applicando la verità per denunciare il peccato individuale e sociale, sostenere la giustizia e chiamare al pentimento, secondo l’autorità sovrana di Cristo su ogni sfera della vita.
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