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Primavera Feconda Coram Rege (3)

  • Arcadio Pisano
  • 5 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

Urge il moto nuovo per la verità, dall'improfetico al lustrale (Ef.5), dal torbido al fulgido, in

pattizia fertilità rivelazionale (Gv.17). Oltre ogni fuga autistica, ogni estetismo settario e

disarticolazione dualistica che l'uomo inquieto e religioso coltiva, sempre rimanendo coram

Christo. Con strategica audacia trasformativa e umiltà parresiaca, la verità trinitaria va

condivisa, vissuta e attestata in ogni anfratto sociale e delle intime relazioni, nell'interezza

creazionale del consorzio civile: il mandato ingloba, imbeve e rinfiora, secondo la suprema etica

cristocentrica, famiglie, educazione, nuzialità e genitorialità, governi, diritto, interposizione

profetica (magistrati minori o servitori profetici civili), virilità e femminilità veridiche, tutela dei

bambini e degli indifesi, benessere civico e risorse economiche, cultura e valori da fertilizzare

con la Parola del Re.


Primavera Feconda Coram Rege 3

Il bilancio uggioso degli ultimi cinque anni è in fondo significativo e spronante: ci spinge a

invocare il perdono e la prospera forza del Signore della vita, per il regno attuale. Gli eventi

della disciplina didattica di Dio che corregge e fa vivere (Ef.5-6; Eb.12-13), sono sempre sub

Rege, ci interpellano e manifestano gli scossoni terapeutici che Dio imprime alla storia,

interamente di Lui suddita.


Focalizziamo dunque le priorità della lode martire e trionfante per il Dio trino e dell'annuncio

della regalità plenaria di Cristo, con teologica e trasformativa incisività (Fl.1-2), protesi alla

propalazione e alla perorazione, incarnate in verità, dell'inclita venustà del suo Nome

pantocratore (Gv.14:6), per la ristrutturazione del mondo che Lui ha già vinto. Arresi alla

docente fedeltà di Dio, saremo pronti al martirio per il Re che domina l'intera realitas e la storia

dei secoli? Con voce ferma e virile in verità (Gs.1:1-14; 1 Cor.16:13), esortiamo e invitiamo il

mondo ad adorare il suo Creatore e Redentore, per una coscienza teologica matura e vigile,

fundĭtŭs, contro ogni disunità e compromesso isterilenti, contro cosmesi amnesiche, liturgie

autoreferenziali e dualismi deprofetizzati.


Sorgano cavalieri... Ridesti e rubesti in battaglia, nel trionfo martire già sigillato nel tempo da

redimere. Sempre Dio sparge il profumo della sua gloria, da un lembo all'altro del tempo creato,

nell'eterna sua sapienza (Is.54-55;60-61; Ef.1-2). Gioiamo pro Rege e incediamo per la vittoria

martire, non temendo l'uomo, ma glorificando il Re eterno della salvezza e dell'universo a Lui

prostrato (Sl.33;45;93-98).


Lo zelo santo del Signore riassesta e vivifica ogni cosa per il regno, ma ridesta, corregge,

addestra e invia noi dalla grazia ricongiunti, un popolo d'elezione immeritata, suscitati per

promessa trinitaria e perché Dio solo sia adorato ovunque (Is.9:1-6; Rom.9-11; Ef.3-5). Per un

risorgimento restaurativo che imbeva una civiltà integrata, da risanare nel cristiano sfolgorio

della Legge di verità, redimendo cuori, strutture e reti, creati ed embricati nell'imperitura

saviezza del pensiero inoppugnabile del Re della storia. Occorre, per la sola grazia divina,

revisionare, rivitalizzare e riequilibrare la comprensione del Mandato integrale (Mt.28:18-20),

spesso impropriamente frainteso ed emaciato, tra soggettivismo effeminato e acquiescente

indiligenza da ascesi de-riformata e deformata.


Occorre puntare alle priorità dell'educazione di una nazione nella sovrana verità della

rivelazione trinitaria (a partire dai bambini e nei nuclei familiari), contro ogni statolatria, ognisordido sortilegio d'inversione della realtà e ogni miserando attacco alla veritativa Parola che

regola, domina e significa l'universo (Sl.19;33;110; Col.1; Eb.1:1-3).


Occorre la strategia dei martiri vittoriosi in Cristo, per la sua Parola regale: fedeltà, coesione,

coraggio, martirio e dominio in verità, per il regno già varato. Occorrono uomini compassionevoli

e audaci pro veritate, addestrati e pronti ad abitare il mondo per la vittoria di Cristo, non tremuli

e afoni dualisti in gnostica ed erratica autocontemplazione.


Occorre fecondare il presente con la Parola di dominio di Cristo Gesù, Re eterno della realtà,

Redentore dell'uomo, Legislatore del mondo e Restauratore del cosmo (Dan.7:13-14).


Ti temeranno finché duri il sole,

finché duri la luna, di epoca in epoca! Egli scenderà come pioggia sul prato falciato,

come acquazzone che bagna la terra. Nei suoi giorni il giusto fiorirà

e vi sarà abbondanza di pace finché non vi sia più luna.

Egli dominerà da un mare all'altro

e dal fiume fino all'estremità della terra. ...

tutti i re gli si prostreranno davanti,

tutte le nazioni lo serviranno. ...

Egli vivrà; e a lui sarà dato oro di Seba, la gente pregherà per lui tutto il giorno, lo benedirà

sempre.

Vi sarà abbondanza di grano nel paese, sulle cime dei monti. ...

Sia benedetto Dio, il SIGNORE,

il Dio d'Israele, egli solo opera prodigi!

Sia benedetto in eterno il suo nome glorioso e tutta la terra sia piena della tua gloria! Amen!

Amen! -- Salmo 72.



Scritto da Arcadio Pisano



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